Pubblicati da Stefania

Bando MASE 2025: Incentivi per Impianti Fotovoltaici e Termo-Fotovoltaici in Azienda

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha stanziato un fondo di 262 milioni di euro per il 2025, volto a sostenere l’installazione di impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici destinati all’autoconsumo nelle imprese italiane. Di seguito, i principali aspetti e requisiti del Bando MASE 2025 per il settore fotovoltaico e termo-fotovoltaico. Soggetti Ammissibili Il bando è rivolto a imprese di ogni dimensione, con la condizione che i progetti siano realizzati in: aree industriali, produttive o artigianali; comuni con una popolazione superiore a 5.000 abitanti; regioni del Sud Italia, nello specifico: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Interventi Finanziabili Il bando finanzia investimenti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare l’installazione di impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici destinati all’autoconsumo immediato. Caratteristiche degli impianti Potenza minima: 10 kW Potenza massima: 1.000 kW Sono ammessi interventi di potenziamento degli impianti esistenti, mentre non è previsto il rifacimento totale. Sistemi di accumulo È consentita l’installazione di sistemi di accumulo elettrochimico “behind-the-meter” per favorire l’autoconsumo differito, a condizione che: almeno il 75% dell’energia immagazzinata provenga dall’impianto rinnovabile associato; non siano finanziati progetti che prevedono solo l’installazione del sistema di accumulo senza impianto rinnovabile. Tempistiche di Realizzazione I lavori devono iniziare dopo la presentazione della domanda di accesso al bando; Il completamento del progetto deve avvenire entro 18 mesi dalla comunicazione di ammissione al finanziamento. Risorse Finanziarie e Modalità di Erogazione La dotazione complessiva è di 262 milioni di euro, con la seguente ripartizione: Il 60% delle risorse è riservato alle PMI; Almeno il 25% di questa quota è destinato a micro e piccole imprese. Modalità di erogazione Il contributo, gestito dal GSE, viene erogato come contributo in conto impianti e prevede: Fino a due erogazioni a stati di avanzamento lavori (SAL), a seguito della verifica delle spese rendicontate; Verifica e liquidazione delle spese entro 80 giorni dalla richiesta; Presentazione della rendicontazione finale entro 90 giorni dalla conclusione del progetto. Anticipazione È possibile richiedere un’anticipazione fino al 30% del contributo totale in alternativa al primo SAL. Tale anticipazione richiede una garanzia tramite fideiussione bancaria o polizza assicurativa. Presentazione delle Domande Le domande devono essere inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma del GSE, attiva dalle ore 10:00 del 3 dicembre 2025 fino alle ore 10:00 del 3 marzo 2026. Il link per l’invio delle richieste sarà disponibile nella pagina dedicata del GSE. Il testo ufficiale del bando è consultabile nel Decreto Direttoriale n. 424 del 30 ottobre 2025, intitolato “Avviso pubblico per la selezione di progetti per autoproduzione di energia da FER”. TESTO COMPLETO AL BANDO MASE

Correttivo al TU FER: le novità pubblicate in Gazzetta Ufficiale e le implicazioni per il settore rinnovabili

Entrata in vigore del Correttivo al TU FER l’11 dicembre 2025 Il Decreto Legislativo 26 novembre 2025, n. 178, noto come Correttivo al Testo Unico delle Fonti Energetiche Rinnovabili (TU FER), è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 novembre 2025. Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri e il confronto parlamentare, il decreto entrerà in vigore l’11 dicembre 2025. Questo aggiornamento introduce diverse modifiche e integrazioni al decreto legislativo 25 novembre 2024, n. 190, con l’obiettivo di semplificare e migliorare i regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Le novità contenute nel Correttivo sono rilevanti per installatori, progettisti e operatori del settore, offrendo nuovi strumenti e ridefinendo procedure chiave. Modifiche introdotte su richiesta del Parlamento Tra le principali integrazioni apportate dallo schema originale su indicazione della Camera dei Deputati, si evidenziano: All’Art. 1, comma 1, lett. c-ter, la definizione di “revisione della potenza” è stata estesa per includere esplicitamente anche i sistemi di accumulo e gli elettrolizzatori eventualmente connessi agli impianti. All’Art. 1, comma 1, lett. c-quater, la definizione di “infrastrutture indispensabili” comprende ora anche le infrastrutture di trasformazione dell’energia, oltre a quelle di trasmissione e distribuzione. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica assume la responsabilità della gestione della Piattaforma SUER (Sportello Unico Energie Rinnovabili), in sostituzione del Ministero della Pubblica Amministrazione, come previsto dall’Art. 4, comma 1 che sostituisce l’Art. 5 del D.Lgs. 190/2024. Le sanzioni previste per il mancato ripristino dei luoghi alla scadenza dell’impianto sono state aggiornate nell’Articolo 14, con importi che variano da 25.000 a 100.000 euro per impianto e da 2.000 a 8.000 euro per ogni ettaro o frazione non ripristinati, rispetto alle soglie inferiori del testo originario. Per gli impianti fotovoltaici flottanti, l’Articolo 16 precisa che rientrano nell’edilizia libera solo quelli con potenza inferiore a 10 MW e con occupazione della superficie bagnata inferiore al 20%, introducendo quindi limiti non previsti nella versione preliminare. Principali novità del Correttivo TU FER Il decreto introduce una ridefinizione della nozione di “impianto ibrido”, estendendola ai progetti che combinano diverse fonti rinnovabili e a quelli integrati con sistemi di accumulo o elettrolizzatori. In materia di edilizia libera, gli interventi che interessano beni, aree o siti tutelati dal Codice dei beni culturali e del paesaggio o che interferiscono con vincoli di tutela dal rischio idrogeologico, difesa nazionale, salute pubblica, rischio sismico, vulcanico o prevenzione incendi, saranno soggetti alla procedura abilitativa semplificata (PAS). Per gli interventi in regime PAS che ricadono in aree idonee o in zone di accelerazione, si stabilisce che tali interventi sono considerati automaticamente compatibili e non contrastanti con gli strumenti urbanistici e regolamenti edilizi vigenti, condizione che si applica anche agli interventi in edilizia libera. Il Correttivo chiarisce inoltre come individuare il comune procedente o il punto di contatto unico per i progetti che interessano più territori comunali. Per quanto riguarda l’Autorizzazione Unica (AU), il decreto specifica che essa comprende la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), la Valutazione di Incidenza Ambientale, l’autorizzazione paesaggistica e culturale, oltre al rilascio di eventuali titoli edilizi. La verifica di assoggettabilità a VIA, quando necessaria, deve precedere l’AU e concludersi entro un termine massimo di 90 giorni. Infine, sono previste tempistiche accelerate per l’AU in caso di installazione di pompe di calore con potenza inferiore a 50 MW e per interventi di revisione della potenza con incremento massimo del 15%. Scarica il testo completo del Correttivo TU FER

Piemonte: nuova legge regionale per promuovere energie rinnovabili e comunità energetiche

Approvazione della legge quadro sulle energie rinnovabili e l’autoconsumo La Regione Piemonte ha recentemente approvato all’unanimità una nuova legge quadro che aggiorna e sostituisce la normativa del 2018, rafforzando il sostegno alle energie rinnovabili e all’autoconsumo collettivo. Questa legge si inserisce in un contesto in cui il Piemonte si conferma una regione leader in Italia per lo sviluppo delle comunità energetiche, con 154 realtà attive sul territorio. Struttura e finalità della normativa Il testo legislativo, composto da 13 articoli, è il risultato della sintesi di tre proposte presentate dai consiglieri Claudio Sacchetto (Fdi), Alberto Avetta (Pd) e Sarah Disabato (M5s). L’obiettivo principale è incentivare la produzione, lo scambio e l’accumulo di energia da fonti rinnovabili, favorendo l’autoconsumo collettivo. La legge mira inoltre a ridurre i consumi energetici e a contrastare la povertà energetica, promuovendo modelli sostenibili e inclusivi. Sostegno e finanziamenti per le comunità energetiche Contestualmente all’approvazione della legge, è stato accolto all’unanimità un ordine del giorno presentato da Pasquale Coluccio (M5s) che richiede un adeguamento del quadro normativo nazionale per favorire la condivisione fisica dell’energia nelle comunità energetiche. Per l’attuazione della legge sono stati stanziati 1,2 milioni di euro per il biennio 2026-2027, interamente finanziati dal bilancio regionale. A partire dal 2028, i fondi saranno assegnati annualmente tramite la legge di bilancio regionale. Dichiarazioni e prospettive Claudio Sacchetto, primo relatore di maggioranza, ha sottolineato l’importanza della nuova legge, evidenziando che il Piemonte rappresenta la terza regione italiana per accesso ai fondi pubblici nel settore e ospita il 15% delle comunità energetiche nazionali. Ha definito la normativa come una vera e propria legge quadro per il settore.

Nuovo DM Requisiti Minimi: Aggiornamenti sulle Prestazioni Energetiche degli Edifici

Introduzione al nuovo DM Requisiti Minimi È stato pubblicato il nuovo Decreto Ministeriale (DM) relativo ai requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici. Questo aggiornamento normativo rappresenta un passo importante per il settore delle costruzioni e delle energie rinnovabili, fornendo indicazioni precise per migliorare l’efficienza energetica e favorire l’adozione di tecnologie sostenibili. Obiettivi e ambito di applicazione Il DM stabilisce i criteri di prestazione energetica che devono essere rispettati nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni significative. L’obiettivo è ridurre i consumi energetici degli edifici e incentivare l’integrazione di fonti rinnovabili, in linea con gli obiettivi europei di decarbonizzazione e risparmio energetico. Implicazioni per progettisti e installatori Per progettisti e installatori, il decreto introduce specifiche tecniche e parametri da considerare nella progettazione e realizzazione degli impianti. È fondamentale aggiornare le proprie competenze per garantire la conformità alle nuove disposizioni, ottimizzando l’efficienza degli impianti fotovoltaici e degli altri sistemi energetici integrati negli edifici. Risorse e approfondimenti Per maggiori dettagli sul testo completo del decreto e sulle sue applicazioni, è possibile consultare la fonte originale su Edilportale.

Incentivi per Imprese nel Sud Italia: Apertura Domande per Fotovoltaico e Sistemi di Accumulo

Avvio delle Domande per Incentivi Fotovoltaici e Storage Dal 3 dicembre alle ore 10:00 è possibile presentare le domande per accedere agli incentivi destinati all’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo nelle imprese del Mezzogiorno. Il termine per l’invio delle richieste è fissato al 3 marzo 2026, sempre alle ore 10:00. Dotazione Finanziaria e Obiettivi Il fondo complessivo stanziato ammonta a 262 milioni di euro. L’iniziativa mira a supportare la realizzazione di impianti fotovoltaici o termofotovoltaici per autoconsumo, con potenze comprese tra 10 kWp e 1 MWp, con la possibilità di integrare sistemi di accumulo energetico. Destinatari e Requisiti Geografici Possono beneficiare delle agevolazioni imprese di tutte le dimensioni, incluse le reti di imprese con personalità giuridica. I progetti devono essere ubicati in aree industriali, produttive o artigianali di Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti. Le regioni ammesse sono Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il 60% delle risorse è riservato alle PMI, con almeno un quarto di queste risorse dedicate specificamente a micro e piccole imprese. Modalità di Concessione degli Incentivi Le agevolazioni sono erogate tramite contributi in conto impianti, con percentuali variabili in base alla tipologia di spesa e alla dimensione dell’impresa richiedente. Come Presentare la Domanda Le imprese interessate possono inviare la propria richiesta accedendo all’apposita sezione dell’Area Clienti GSE al seguente link: https://areaclienti.gse.it/.

Regione Lazio: Incentivi per l’Installazione e il Potenziamento di Impianti Fotovoltaici nelle PMI

Panoramica del Bando La Regione Lazio promuove l’autoproduzione di energia da fonte fotovoltaica e l’installazione di sistemi di accumulo attraverso un bando dedicato alle PMI e alle grandi imprese con investimenti significativi. L’obiettivo è sostenere progetti di acquisto e installazione di nuovi impianti fotovoltaici o il potenziamento di impianti esistenti, destinati a una o più sedi operative localizzate nel territorio regionale. Dotazione Finanziaria e Beneficiari Il fondo complessivo stanziato ammonta a 20 milioni di euro. Possono accedere alle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, incluse le grandi imprese, a condizione che l’investimento riguardi l’installazione di impianti con potenza minima di 600 kWp. Requisiti Tecnici degli Impianti Gli impianti fotovoltaici, inclusi quelli esistenti o in fase di realizzazione, devono garantire una capacità produttiva non superiore al fabbisogno elettrico annuo della sede operativa interessata, con una tolleranza massima del 20% in eccesso. Sono ammessi anche sistemi di accumulo behind-the-meter per l’autoconsumo differito, che devono essere collegati direttamente all’impianto fotovoltaico agevolato o preesistente e assorbire almeno il 75% dell’energia prodotta su base annua. Spese Ammissibili Fornitura e installazione degli impianti fotovoltaici, con costi unitari conformi al D.M. 414/2023: 1.200 €/kW per impianti fino a 200 kWp; 1.100 €/kW per potenze tra 200 e 600 kWp; 1.050 €/kW per potenze superiori a 600 kWp. Fornitura e installazione dei sistemi di accumulo, con un limite di 1.000 €/kWh. Spese di progettazione e altre spese tecniche, fino al 15% delle spese sopra indicate. Costi per la redazione della situazione contabile da parte di un professionista. Premio per la fideiussione a garanzia dell’anticipo obbligatorio. Importo Minimo e Massimo del Progetto Ogni progetto deve prevedere un investimento minimo di 75.000 euro. Il contributo a fondo perduto varia in base alla tipologia di spesa e alla dimensione dell’impresa, con un tetto massimo di 1.000.000 euro per singola impresa. Tempistiche e Modalità di Presentazione Le domande possono essere presentate dal 3 febbraio 2026 fino al 31 marzo 2026. Ulteriori Informazioni Per dettagli e aggiornamenti, è possibile consultare il sito ufficiale al seguente link: https://www.lazioinnova.it/landing-bandi/finanziamenti-per-il-fotovoltaico/

Nuovi incentivi per comunità energetiche e autoconsumo collettivo fino al 2027

Incentivi per impianti rinnovabili in autoconsumo collettivo e comunità energetiche Dal 24 gennaio 2024 è operativo il decreto ministeriale che introduce nuovi incentivi per l’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo collettivo e comunità energetiche rinnovabili (CER), definite come configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile (CACER). Questi incentivi saranno disponibili fino al raggiungimento di un limite di potenza incentivata di 5 GW o comunque non oltre il 31 dicembre 2027. Definizione e requisiti delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) Le CER sono soggetti giuridici costituiti da cittadini, PMI, enti territoriali e autorità locali, inclusi Comuni, cooperative, enti di ricerca, istituti religiosi e organizzazioni del terzo settore. Questi soggetti condividono l’energia prodotta da impianti rinnovabili di proprietà degli associati, all’interno di un perimetro territoriale definito, generalmente riconducibile alla stessa cabina di trasformazione primaria. Ogni singolo impianto all’interno di una CER può avere una potenza massima di 1 MW. Inoltre, per accedere agli incentivi, la CER deve essere formalmente costituita prima dell’entrata in esercizio degli impianti coinvolti, escludendo quindi impianti già attivi prima della costituzione della comunità. Struttura e valori della tariffa incentivante L’incentivo consiste in una tariffa riconosciuta dal GSE per 20 anni dalla data di entrata in esercizio di ciascun impianto FER, calcolata sull’energia prodotta e condivisa. La tariffa è composta da una quota fissa e una variabile, differenziata in base alla taglia dell’impianto e al prezzo di mercato dell’energia, come indicato nella tabella seguente: Potenza impianto Tariffa incentivante Potenza < 200 kW 80 €/MWh + (0 – 40 €/MWh) 200 kW < potenza < 600 kW 70 €/MWh + (0 – 40 €/MWh) Potenza > 600 kW 60 €/MWh + (0 – 40 €/MWh) Oltre alla tariffa, è previsto un corrispettivo ARERA per la valorizzazione dell’energia autoconsumata. Maggiorazioni per impianti fotovoltaici e contributi per piccole comunità Per gli impianti fotovoltaici sono previste maggiorazioni regionali sulla tariffa di base: +4 €/MWh nelle regioni del Centro Italia (Lazio, Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo) +10 €/MWh nelle regioni del Nord Italia (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto) Per le CER con impianti situati in Comuni con meno di 5.000 abitanti, è previsto un contributo in conto capitale fino al 40% del costo di investimento, finanziato dal PNRR. Le soglie del contributo sono: 1.500 €/kW per impianti fino a 20 kW 1.200 €/kW per impianti da oltre 20 kW fino a 200 kW 1.100 €/kW per impianti da oltre 200 kW fino a 600 kW 1.050 €/kW per impianti da oltre 600 kW fino a 1.000 kW Il contributo sarà disponibile fino a dicembre 2025, in linea con le scadenze del PNRR. Impatto dei contributi in conto capitale sulla tariffa incentivante Chi beneficia del contributo PNRR o di altri contributi in conto capitale fino al 40% del costo di investimento vedrà ridotta del 50% la tariffa incentivante. Se il contributo supera il 40%, si perde completamente il diritto alla tariffa per l’energia prodotta dall’impianto. Beneficiari e soggetti coinvolti Beneficiari: imprese, cittadini, enti territoriali e autorità locali Gestori: Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e ARERA Approfondimenti Per maggiori dettagli, è possibile consultare il sito ufficiale del Gestore dei Servizi Energetici: https://www.gse.it/servizi-per-te/autoconsumo/gruppi-di-autoconsumatori-e-comunita-di-energia-rinnovabile

Calabria: Incentivi per PMI e Grandi Imprese su Impianti FER e Innovazione

Panoramica del bando La Regione Calabria ha stanziato un fondo di 35 milioni di euro per sostenere la competitività e la crescita sostenibile delle imprese locali, con particolare attenzione ai settori della transizione ecologica, energetica e digitale. L’iniziativa è rivolta a PMI e Grandi imprese, con l’obiettivo di promuovere investimenti produttivi e progetti di ricerca, sviluppo e innovazione. Dettaglio delle risorse finanziarie 15 milioni di euro destinati agli investimenti produttivi delle PMI; 10 milioni di euro per progetti di ricerca, sviluppo e innovazione delle PMI; 10 milioni di euro per le Grandi imprese, finanziati tramite il Fondo Sviluppo e Coesione (FSC 2021-2027). Beneficiari e settori esclusi Possono accedere alle agevolazioni le PMI e le Grandi imprese costituite in forma societaria o come ditte individuali. Sono esclusi i settori dell’agricoltura primaria, pesca, energia fossile, armi, tabacco, gioco d’azzardo e pornografia. Tipologie di interventi ammissibili Il bando finanzia investimenti produttivi e progetti di ricerca, sviluppo e innovazione. Tra gli investimenti produttivi sono inclusi: installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo; tecnologie per l’autoproduzione da fonti energetiche rinnovabili (FER); interventi di efficientamento energetico di edifici e processi industriali. Agevolazioni previste Le imprese possono combinare diverse forme di sostegno finanziario: contributo a fondo perduto fino al 30% delle spese ammissibili; contributo in conto interessi fino al 2%; finanziamento agevolato tramite CDP fino al 30% dell’investimento; finanziamento bancario a tasso di mercato fino al 30%. Modalità di partecipazione Ogni impresa può presentare una sola domanda. Le domande saranno accettate a partire dal 17 novembre 2025 alle ore 14:30 fino a esaurimento delle risorse, tramite procedura a sportello. Ulteriori informazioni Per approfondimenti e dettagli sul bando è possibile consultare il sito ufficiale della Regione Calabria: https://calabriaeuropa.regione.calabria.it/bando/fri-calabria/

Liguria: Incentivi per l’Energia Rinnovabile e l’Ecoefficienza negli Edifici Pubblici

Panoramica del Bando La Regione Liguria ha lanciato un bando dedicato agli Enti Locali per sostenere l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili e promuovere l’eco efficienza negli edifici pubblici ad uso pubblico. L’obiettivo è migliorare l’autonomia energetica di queste strutture attraverso l’installazione di impianti innovativi. Beneficiari e Risorse Disponibili Il fondo complessivo stanziato ammonta a 2.191.076,17 euro. Possono accedere al contributo: Province e la Città Metropolitana di Genova; Comuni liguri con popolazione fino a 40.000 abitanti, inclusi quelli delle Aree Interne; Agenzie regionali e aziende pubbliche di servizi alla persona; Autorità di sistema portuale; Enti parco (esclusi quelli nelle Aree Interne); Camere di commercio. Interventi Ammissibili Il bando finanzia l’installazione e il potenziamento di impianti per la produzione di energia rinnovabile destinata all’autoconsumo, con particolare attenzione all’efficienza energetica e alla riduzione dei consumi da energia primaria negli edifici pubblici accessibili gratuitamente al pubblico. L’energia in eccesso potrà essere accumulata o ceduta gratuitamente secondo le normative vigenti sull’autoconsumo. Le tipologie di intervento includono: Impianti da fonti rinnovabili come solare termico, fotovoltaico, biomasse, geotermico, mini-eolico (< 20 kW) e mini-idroelettrico (< 100 kW), con energia destinata all'autoconsumo; Opere di repowering, ossia sostituzione e aggiornamento dei componenti degli impianti esistenti per migliorarne la resa; Sostituzione degli impianti termici con pompe di calore collegate a fonti energetiche rinnovabili. Requisiti e Contributi Per accedere al finanziamento, l’investimento minimo deve essere pari o superiore a 100.000 euro e garantire una potenza di produzione di almeno 100 kW. Il contributo regionale è erogato a fondo perduto e copre il 70% delle spese ammissibili. Le percentuali aumentano in base alla dimensione e alla localizzazione del Comune richiedente: 80% per Comuni con meno di 2.000 abitanti; Fino al 100% per Comuni situati nelle otto Aree Interne riconosciute dalla Regione Liguria (Valli dell’Antola e del Tigullio, Beigua Sol, Val di Vara, Valle Arroscia, Imperiese, Val Fontanabuona, Bormida Ligure e Valle Scrivia). Scadenze e Modalità di Presentazione Le domande devono essere presentate esclusivamente nel periodo compreso tra il 27 novembre 2025 e il 12 dicembre 2025. Ulteriori Informazioni Per dettagli e approfondimenti è possibile consultare il bando completo al seguente link: https://www.regione.liguria.it/homepage-bandi-e-avvisi/publiccompetition/4422:azione_222_produzione_ecoefficienza_energetica_pa_iibando.html

Regione Siciliana: finanziamenti a fondo perduto per la riqualificazione energetica delle MPMI

Panoramica del bando La Regione Siciliana ha stanziato un fondo di 89.119.066 euro per sostenere le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) che intendono realizzare progetti di efficientamento energetico e riduzione delle emissioni di gas serra. Il bando è rivolto alle imprese con unità produttive operative nel territorio regionale. Destinatari e requisiti Possono accedere alle agevolazioni le MPMI, singolarmente o in forma associata, che abbiano una sede produttiva attiva in Sicilia. Gli investimenti devono avere un valore compreso tra 50.000 e 500.000 euro. Tipologie di intervento finanziabili Le agevolazioni, concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, coprono: interventi sugli impianti produttivi; riqualificazione degli edifici aziendali; installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, eolico, biomassa). È importante sottolineare che gli impianti rinnovabili devono essere destinati esclusivamente all’autoconsumo dell’unità produttiva interessata, anche tramite sistemi di accumulo, e devono essere integrati con interventi di efficientamento energetico sulle strutture o sui processi produttivi. Obiettivi e condizioni Il progetto deve garantire una riduzione minima del 30% dei consumi energetici e delle emissioni rispetto ai valori di partenza. Sono ammessi solo interventi che utilizzano tecnologie innovative capaci di migliorare concretamente l’efficienza energetica. Ogni progetto deve essere accompagnato da una diagnosi energetica e può includere l’installazione di sistemi di monitoraggio dei consumi e delle emissioni. Modalità e scadenze per la presentazione delle domande Le richieste di accesso al contributo potranno essere inviate a partire dalle ore 12:00 del 16 dicembre 2025 fino alle ore 12:00 del 21 gennaio 2026. Ulteriori informazioni Per approfondimenti e modulistica si rimanda ai documenti ufficiali disponibili ai seguenti link: Bando e modulistica ufficiale Comunicato Regione Siciliana